catechesi sul capitolo 5 del vangelo di Marco
" Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e li ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te lascia li il tuo dono davanti all'altare , va a prima a riconciliarti con lui e poi torna a offrire il tuo dono " ( Mc cap 5 v 23 -24 )
In codesta catechesi odierna tocchiamo un argomento delicato ma allo stesso tempo scottante e vediamo il perché questo argomento è scottante e iniziamo partendo dal primo punto fondamentale che è il seguente .
" Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te lascia il tuo dono davanti all'altare "
Gesù dice che prima di ricevere il suo corpo e il suo sangue dice di andare ad incontrare coloro che ci hanno offeso , ma dobbiamo andare anche noi a chiedere perdono a coloro che abbiamo offeso ma in molti di noi regna la superbia che è la madre della vanità e faccio un esempio pratico prendiamo dei fratelli e delle sorelle i quali se i genitori hanno delle proprietà ,finché i loro genitori sono vivi li onorano ma a modo loro e dico a modo loro perché poi nel momento in cui i loro genitori , in eta anziana chiedono aiuto a loro perché sono ormai debilitati nelle forze fisiche , i figli li mettono nelle case di riposo creando in loro la morte interiore perché giustamente l'affetto che possono ricevere da coloro che lavorano e e da coloro che convivono nelle case di riposo non è l'affetto che possono dare i propri figli e i propri nipoti poiché la casa di riposo rimane sempre casa di riposo ma non è la propria casa con la propria famiglia e sono due realtà diverse e distinte tra di loro ma riprendiamo il discorso sul tema odierno se dopo la morte dei loro genitori i figli si accaniscono per accaparrarsi la casa più bella o il terreno più bello oppure il conto corrente più alto che i loro genitori hanno depositato in banca , litigano tra di loro e in molti casi si odiano a morte e magari vanno in chiesa si confessano ma non dicono ai sacerdoti che stanno in lite con i propri fratelli e sorelle e che tra loro c'è un odio profondo fino al punto di odiarsi a morte.
Certamente quella non è confessione vera e sincera e il sacerdote anche se è un ministro di Dio non ha il carisma della scrutazione dei cuori come lo Spirito Santo ha donato a san Pio da Pietralcina o ad altri santi e quindi il sacerdote se gli si vengono esposti altri peccati e non questo peccato certamente assolve ma il vero pentimento del cuore lo sa solo Dio perché Dio è l'unico che penetra in noi ed è l'unico nostro giudice ed è l'unico che conosce tutto di noi sin dal giorno in cui siamo nati e quindi noi tutti dobbiamo dire tutti i peccati specialmente se abbiamo offeso qualcuno dobbiamo accostarci con vero pentimento e vera umiltà dinnanzi a Dio e al suo ministro che nel Nome di Dio ci assolve .
Oggi molta gente dice " non c'è bisogno che io mi confessi dal prete tanto il prete è peccatore come me io vado a messa mi prendo la comunione e passa tutto tanto Dio mi perdona "Dio perdona ma si dimenticano che Dio ci ha donato i sacramenti tra cui quelli della iniziazione cristiana e quelli di guarigione e i sacramenti di guarigione interiore sono due quello del perdono e della riconciliazione con Dio e quello dell'unzione degli infermi " ma in questo caso stiamo parlando del sacramento del perdono che purtroppo da molti cristiani questo sacramento viene rifiutato e questo non va bene e con questo discorso apriamo il secondo ed ultimo punto che è il seguente
" lascia li il tuo dono davanti all'altare . va prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono " e qui non c'è nulla da aggiungere a quello che ho scritto in precedenza se non il fatto che prima di andare in chiesa per la santa messa è bene andare a far visita a coloro che ci hanno offesi e che abbiamo offeso specialmente se uno di questi sta morendo e bene di andare a dire a loro " Io nel Nome di Gesù ti perdono se per il resto della nostra vita non ci siamo più rivolti la parola e ci siamo odiati a vicenda io ti perdono e ti chiedo di perdonarmi " se questo fratello moribondo accetta il perdono dell'altro fratello o sorella che rimane ancora in vita e gli dice perdonami anche tu questi si salva l'anima e nello stesso tempo si spezzano le catene di odio il quale se permane tra di loro , questa catena di odio si tramanda anche ai loro discendenti se non si chiedono perdono a vicenda e se il fratello moribondo dice ad un figlio " io accetto che mio fratello o mia sorella venga a casa a visitarmi io lo perdono " e se questi si rifiuta di andare a trovare il fratello o la sorella che è in fin di vita e dice frasi come questa " non è più mio fratello o mia sorella io non lo riconosco più /non la riconosco più " e non va neanche al suo funerale e bene
dirlo questo fratello moribondo che ha accettato di vedere suo fratello o sorella per l'ultima volta e per dirgli ti perdono ebbene quello si salva lo
stesso e l'odio rimane su colui o colei che non ha accettato l'invito del fratello moribondo e certamente anche egli o ella farà i conti dinnanzi al tribunale di Dio che è un tribunale di amore e di misericordia .Ovviamente lo stesso discorso accennato pocanzi avviene se il fratello moribondo rifiuta di incontrarsi per l'ultima volta con il fratello o la sorella che non si parlano più da tantissimi anni in questo caso a salvarsi l'anima non è il moribondo ma è colui o colei
che ha visitato il fratello o la sorella con cui erano in lite da tantissimo tempo e con codesto discorso concludo la catechesi odierna
In codesta catechesi odierna tocchiamo un argomento delicato ma allo stesso tempo scottante e vediamo il perché questo argomento è scottante e iniziamo partendo dal primo punto fondamentale che è il seguente .
" Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te lascia il tuo dono davanti all'altare "
Gesù dice che prima di ricevere il suo corpo e il suo sangue dice di andare ad incontrare coloro che ci hanno offeso , ma dobbiamo andare anche noi a chiedere perdono a coloro che abbiamo offeso ma in molti di noi regna la superbia che è la madre della vanità e faccio un esempio pratico prendiamo dei fratelli e delle sorelle i quali se i genitori hanno delle proprietà ,finché i loro genitori sono vivi li onorano ma a modo loro e dico a modo loro perché poi nel momento in cui i loro genitori , in eta anziana chiedono aiuto a loro perché sono ormai debilitati nelle forze fisiche , i figli li mettono nelle case di riposo creando in loro la morte interiore perché giustamente l'affetto che possono ricevere da coloro che lavorano e e da coloro che convivono nelle case di riposo non è l'affetto che possono dare i propri figli e i propri nipoti poiché la casa di riposo rimane sempre casa di riposo ma non è la propria casa con la propria famiglia e sono due realtà diverse e distinte tra di loro ma riprendiamo il discorso sul tema odierno se dopo la morte dei loro genitori i figli si accaniscono per accaparrarsi la casa più bella o il terreno più bello oppure il conto corrente più alto che i loro genitori hanno depositato in banca , litigano tra di loro e in molti casi si odiano a morte e magari vanno in chiesa si confessano ma non dicono ai sacerdoti che stanno in lite con i propri fratelli e sorelle e che tra loro c'è un odio profondo fino al punto di odiarsi a morte.
Certamente quella non è confessione vera e sincera e il sacerdote anche se è un ministro di Dio non ha il carisma della scrutazione dei cuori come lo Spirito Santo ha donato a san Pio da Pietralcina o ad altri santi e quindi il sacerdote se gli si vengono esposti altri peccati e non questo peccato certamente assolve ma il vero pentimento del cuore lo sa solo Dio perché Dio è l'unico che penetra in noi ed è l'unico nostro giudice ed è l'unico che conosce tutto di noi sin dal giorno in cui siamo nati e quindi noi tutti dobbiamo dire tutti i peccati specialmente se abbiamo offeso qualcuno dobbiamo accostarci con vero pentimento e vera umiltà dinnanzi a Dio e al suo ministro che nel Nome di Dio ci assolve .
Oggi molta gente dice " non c'è bisogno che io mi confessi dal prete tanto il prete è peccatore come me io vado a messa mi prendo la comunione e passa tutto tanto Dio mi perdona "Dio perdona ma si dimenticano che Dio ci ha donato i sacramenti tra cui quelli della iniziazione cristiana e quelli di guarigione e i sacramenti di guarigione interiore sono due quello del perdono e della riconciliazione con Dio e quello dell'unzione degli infermi " ma in questo caso stiamo parlando del sacramento del perdono che purtroppo da molti cristiani questo sacramento viene rifiutato e questo non va bene e con questo discorso apriamo il secondo ed ultimo punto che è il seguente
" lascia li il tuo dono davanti all'altare . va prima a riconciliarti con tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono " e qui non c'è nulla da aggiungere a quello che ho scritto in precedenza se non il fatto che prima di andare in chiesa per la santa messa è bene andare a far visita a coloro che ci hanno offesi e che abbiamo offeso specialmente se uno di questi sta morendo e bene di andare a dire a loro " Io nel Nome di Gesù ti perdono se per il resto della nostra vita non ci siamo più rivolti la parola e ci siamo odiati a vicenda io ti perdono e ti chiedo di perdonarmi " se questo fratello moribondo accetta il perdono dell'altro fratello o sorella che rimane ancora in vita e gli dice perdonami anche tu questi si salva l'anima e nello stesso tempo si spezzano le catene di odio il quale se permane tra di loro , questa catena di odio si tramanda anche ai loro discendenti se non si chiedono perdono a vicenda e se il fratello moribondo dice ad un figlio " io accetto che mio fratello o mia sorella venga a casa a visitarmi io lo perdono " e se questi si rifiuta di andare a trovare il fratello o la sorella che è in fin di vita e dice frasi come questa " non è più mio fratello o mia sorella io non lo riconosco più /non la riconosco più " e non va neanche al suo funerale e bene
dirlo questo fratello moribondo che ha accettato di vedere suo fratello o sorella per l'ultima volta e per dirgli ti perdono ebbene quello si salva lo
stesso e l'odio rimane su colui o colei che non ha accettato l'invito del fratello moribondo e certamente anche egli o ella farà i conti dinnanzi al tribunale di Dio che è un tribunale di amore e di misericordia .Ovviamente lo stesso discorso accennato pocanzi avviene se il fratello moribondo rifiuta di incontrarsi per l'ultima volta con il fratello o la sorella che non si parlano più da tantissimi anni in questo caso a salvarsi l'anima non è il moribondo ma è colui o colei
che ha visitato il fratello o la sorella con cui erano in lite da tantissimo tempo e con codesto discorso concludo la catechesi odierna
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