II Comandamento

Non nominare il Nome di Dio invano 
Nel secondo comandamento noi vediamo che c'è scritto di non nominare il Nome di Dio , invano cioè in termini pratici questo comandamento ci invita a non bestemmiare Dio e a non usare il suo Nome nel fare giuramenti che combaciano con la superstizione e con la maledizione e vediamo   come ancora oggi tanta gente maledice Dio specialmente nei momenti di sofferenza fisica o morale o spirituale , tanta gente maledice Dio perché pensano che è Dio a farli soffrire ma non pensano invece che Dio è amore e che è pace gioia e mitezza e consolazione e serenità e misericordia e non
 vuole vedere che noi soffriamo ma dobbiamo essere consapevoli che  anche nei momenti di deserto Dio è con noi.
 Dio a noi parla attraverso gli avvenimenti che nella nostra vita si susseguono, sia se sono avvenimenti gioiosi e sia se sono avvenimenti dolorosi , Lui ci parla e attraverso la croce
 quotidiana che ognuno di noi ha , Lui ci fortifica e ci purifica e ci ama e converte anche chi è lontano da Lui .
Il secondo comandamento ci invita a non usare il Nome di Dio anche nei falsi giuramenti che spesso molti cristiani fanno specialmente quando devono lanciare una maledizione come per esempio spesso sentiamo dire questa frase "Giuro su Dio che questa persona deve morire dissanguato e disperato"Fratelli cari questa è una maledizione !! e la maledizione si avvera solo se il soggetto maledetto non è in grazia di Dio ma se è in grazia di Dio la maledizione ricade su colui o colei che ha lanciato la maledizione profanando il Nome di Dio e questo  accade quando è una mamma  a maledire il figlio o la figlia e qui è chiaro che si invoca il demonio che ne approfitta per entrare nella vita di chi maledice e di chi viene maledetto ma se chi maledice è toccato dalla voce dello Spirito Santo che gli dice di confessare questo peccato e di chiedere perdono se non lo fa a faccia a faccia con la persona che ha maledetto ma la fa spiritualmente specialmente se questi è deceduto e questa persona confessa dinnanzi a Dio che è rappresentato dal suo ministro il sacerdote , confessa il peccato di aver maledetto questo suo figlio o questa sua figlia , Dio che  è Amore e misericordia 
inonda il cuore di questa persona con il balsamo del suo amore e questo è ancor più bello se i due si riconciliano da vivi ma se chi maledice e durante la sua vita non si è mai confessato e anche in punto di morte si ostina a confessare i suoi peccati e di sua volontà rifiuta di confessarsi questa persona ha bestemmiato il nome di Dio e ha rifiutato l'incontro con Gesù che sulla croce ha dato la vita anche per lui o lei e quindi ha bestemmiato contro lo Spirito Santo e ciò non va bene poiché questa persona si autocondanna e la maledizione lanciata su suo figlio o su sua figlia  ripeto se sono in grazia di Dio non fa nulla ne a loro e ne alla loro discendenza ma ricade su chi l'ha lanciata .
Ogni giorno noi dobbiamo nominare il nome di Dio ma per adorarlo , lodarlo , ringraziarlo e benedirlo e basta

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